domenica 25 agosto 2019

E NON SCOMPARIRE PIU'


Da me stessa, principalmente, facendomi perdere le tracce di quella che sono.

C'è un fiore che sboccia, al mio polso, intrecciato ad un laccio lavorato a mano, e mi incanta guardarlo nel suo movimento.

Ho la solita birretta fresca al lato della tastiera, su questo vassoio di bambù che uso per scrivere, lavorare, studiare, fare colazioni e pic nic serali a letto, e sotto il quale trova sempre rifugio una creatura morbida e pelosa in cerca di coccole.

Il nuovo taccuino degli appunti è già pieno di inchiostro.
L'ansia della carta bianca non mi appartiene.

Dove andrà a finire tutto questo inchiostro, quando non ci sarò più?
L'eredità che lascio è gravosa, su chiunque ricadrà.

Ieri mattina sono scesa presto al mare a fare una passeggiata.
Si scende al mare, qui, e non solo per la conformazione fisica della strada che vi conduce.
La distesa d'acqua è sempre lì, immutabile, certa e confortante.
Il profilo delle montagne e delle colline sta rapidamente cambiando, invece, anche se resta inconfondibile.

Il tempo sgretola le cose, e ne muta la forma, ma l'essenza che traspare e pulsa è sempre la stessa.
Nei luoghi come nelle persone.

Un po' come l'acqua, ci si adatta ai nuovi contenitori e alle nuove estensioni di volta in volta disponibili.

E, come fossi acqua, continuo io stessa a scorrere tortuosamente dove trovo spazio, o ricavandomene uno, senza mai dimenticare la strada percorsa sinora.




3 commenti:

digito ergo sum ha detto...

va tutto bene ed è tutto puntuale perché è tuo, ma condivido poco. però va bene così

.come.fossi.acqua. ha detto...


Digito ergo sum, più che andar bene così, può andar solo meglio ;-)

sara-sky ha detto...

bentornata :)