venerdì 15 novembre 2019

A LETTO


Ho viaggiato molto, ieri.

Spendo buona parte del mio tempo in auto, ormai; e mentre prima era la mia amabile passione, guidare, l'introduzione dei velox e la necessità di spostarmi su lunghe e inaccettabili distanze l'ha resa uno strazio e una fatica.

Ieri mi sono messa alla guida, e ho pensato di fare una lunga tirata di circa otto ore, invece di spezzare il viaggio in due giorni.

Ci ho messo di mezzo, però, anche un sacrosanto saluto ai miei, deviando un pochettino sul percorso.

Ho pranzato con un panino in auto, verso le 5.00 del pomeriggio, ché a lavoro, al solito, la pausa pranzo è un lusso, più che un diritto.

Ci sono giorni che corro alla velocità della luce, per riuscire a dedicarmi alle cose importanti della vita: i miei affetti.

Pur di rientrare a casa, e mangiare insieme e mettermi a letto sotto lo stesso tetto, anche se sono stanca morta.

E pur di scambiare anche solo un saluto e una parola dal vivo.

Stamattina, il tempo ricavato dal viaggio che non ho spezzato, l'ho passato a letto a riposare e occupare la mente con attività frivole.

Piove, e le tende filtrano una pesante luce grigia che riempie di piombo la stanza accogliente.

Nonostante l'atmosfera, l'acqua che sta piovendo, e quella che viene ormai trattenuta, inespellibile, anche dalla superficie immobile di questa popolosa terraferma, mi viene in mente di uscire a vivere, per recuperare la stanchezza che mi ha costretto a casa in settimana, dopo il lavoro.

Mentre guidavo, ieri, dopo circa un'ora ininterrotta di pioggia, le nuvole hanno cominciato ad alleggerirsi dal grigio e diradarsi, raccogliendosi intorno sole al tramonto.

Ho pensato che sarebbe bello, quando tutto sarà finito, di tramutarsi in un tramonto.

Restare sospesi tra la terra, le acque ed il cielo, irradiare i colori più belli, specchiarsi su ogni superficie riflettente e infine svanire, come non si fosse mai accaduti.

Ho disteso lo sguardo e le tensioni accumulate, e mi sono addentrata nella notte buia per raggiungere la mia destinazione.







2 commenti:

Enzo ha detto...

Tramutarsi in un tramonto? In qualcosa che finisce ma in gloria? È un'idea originale assai.

.come.fossi.acqua. ha detto...


... Non curarsi più di essere guardati, ma semplicemente contemplati.

Dare serenità.

Non concentrare più lo sguardo su qualcosa in particolare, escludendo altro, ma estenderlo su tutto. In modo equo, e distaccato.

Se non è gloria questa :)))