domenica 1 dicembre 2019

STANOTTE SCRIVO UN LIBRO



Dove finiranno tutti gli spunti annotati nella mente, le immagini che scorrono negli occhi e registro in parole sui nastri precari dei cellulari (che lascio cascare a terra e disintegro prima di mettere in salvo ciò che vi custodisco)?

Dove finiranno tutti gli appunti che annoto in mille quaderni, e in foglietti volanti ficcati tra le pagine fitte di scrittura, riposte nei cassetti delle case che abito e ho abitato?
Dove finiranno le note e le rime?
Dove finiranno i miei scarabocchi a penna?
Dove le mie fotografie?
Dove il mio gusto nello scegliere le cose?


Stanotte scrivo un libro, mi dico, e ci metto tutto dentro.
Lo riempio come uno scrigno, segreto finchè qualcuno non scopre il tesoro che contiene.
Che non ha un gran valore in termini economici, come tutte le infinite attività di cui mi interesso e in cui spendo energie, ma traccia la mia identità più di quanto lo faccia la mia immagine esteriore.

Stanotte non posso scrivere nessun libro, in verità.
Devo riposare, mettermi in viaggio, andare a lavoro e preservare la lucidità per affrontarlo come si deve.
Non sto affrontando come si deve la vita, però, che continua a consumarsi rapidamente contro la mia volontà.
Mi sento un animale in gabbia.
Una gabbia con le ruote.


2 commenti:

Enzo ha detto...

Ti avrei detto che già scrivi un blog. Poi ci ho ripensato: un libro è un'altra cosa.

.come.fossi.acqua. ha detto...


Direi di si ;-)