martedì 24 maggio 2022

LA PIOGGIA CHE MI BAGNA


Rientro dall'aperitivo.

Rallento il passo e guardo in alto, verso frammenti geometrici d'oro e di blu, tra i palazzi vecchi e alti.

Intravvedo un tramonto urbano che tarda a posarsi sui tetti.

Sento una musica da lontano, ma sembra anche solo rumore.

C'è gente in strada, come ci sto anche io, noncurante della confusione cui prende parte.

Sento le labbra e le guance bagnarsi d'improvviso di pioggia, per una nuvola passeggera.

Gocce che si asciugano rapidamente sui marciapiedi surriscaldati dal sole del giorno e dalla percussione costante dei passi svelti di lavoratori e turisti.

E sul mio viso, come lacrime dell'infanzia smarrita.



Mi vedo riflessa in una vetrina, in piedi, dritta, consapevole.

Riprendo la mia dimensione.

Ricreo la mia magia.

Danzo.

Canto.

Cammino.

Comunico.

Esisto.

Vivo.









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