martedì 5 marzo 2024

ASPETTATIVE; ASPETTARE, ASPETTARSI

 

La gestione delle aspettative, una volta che si é fuori dai luoghi comuni, smette di essere una passeggiata in un campo minato.

Ce ne sono, ciononostante.

Si affacciano nel mondo delle idee, e le influenzano loro malgrado.

Pur coscienti di quanto non siamo padroni di questo tempo e questo spazio, perimetrato dagli incerti confini della vita di ciascuno.

Una staffetta colorata nel percorso dell'evoluzione della specie, se ha davvero un senso, dal punto di vista esistenziale.


Una mia amica mi scrive che, quando comunichiamo, si nota sempre che lei è a quadretti e io sono a righe.

Ma a volte, forse, sono anche note musicali, o guazzabugli di colori che contrastano magistralmente tra loro, come le tele di Kandinsky.

O di Miró.


É arrivata una richiesta esplicita di aspettare un attimo, di non essere così impaziente.

Non riesco ad attenderla se non con qualche reticenza.

Resistenza é la parola più appropriata.

Contesto il fatto di voler tutto e subito in chi palesa vizi infantili irrisolti, ma sconto dinamiche simili che sorreggono questa irrequietezza.



Domattina ho la sveglia prestissimo.

Un soffio prima dell'alba.

Prima che il rumore brulicante del mondo prenda il sopravvento.

Mi avvio, con passo svelto, verso un nuovo giorno da mettere a frutto, mentre avverto il ticchettio del primo conto alla rovescia.

Lascio libri aperti sul divano, lampade sparse, coperte e cuscini, per un ufficio un po' meno accogliente, ma vivace.

Son stanca, e ho ancora cose da fare, stasera.

In questa casa che é una tana calda e accogliente e viva, e profuma già di primavera, nonostante il gelo di questa sera.




Nessun commento: