mercoledì 5 novembre 2014
CANCELLA E RISCRIVI
É come un esercizio di scrittura.
Quante volte l'ho fatto, di correggermi?
Di cancellare e riscrivere dal primo rigo, salvando solo poche frasi riuscite?
Lo sto facendo anche adesso.
Sto ancora cancellando.
E la cancellatura ce l'ho addosso, la sto sgrullando via, come briciole da una tovaglia consumata dall'uso.
Le trame sono larghe, qualcosa non riesce a scivolare via, rimanendo impigliato dove non dovrebbe.
Vorrei che la notte cancellasse tutto.
E che ci scrivesse sopra, al cancellato.
Che ci sognasse nuovi sogni e partorisse nuove idee di vita, diverse da quelle che sto percorrendo saldamente ancorata al suolo.
La mia scrittura, negli ultimi anni, ha cominciato a svilupparsi notevolmente verso l'alto, ad aggrovigliarsi nello spazio dipingendo figure sconosciute.
C'é una tensione verso l'ideale che non riesco a frenare, mi hanno detto recentemente.
Me ne ero vagamente accorta.
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