giovedì 18 dicembre 2014

OSPITI D'ECCEZIONE



Non mi capita ogni giorno.
Dovrebbe capitare piú spesso.
É anche colpa mia, ma non solo.
Che poi mi sento più leggera, ma al contempo piú pesante.
Mi sono beccata la solita sfilza di cose, dritte e dirette e storte.




Non é mai semplice.


Che poi una cosa davvero non l'ho capita, perché tutti pretendono di insegnarmi a gestire il camino, quando so farlo benissimo da me.
Forse appaio l'incapace che non sono.
O forse sono incapace e non me ne rendo conto.
Sarei dovuta ardere viva con la casa peró, oppure congelare.
Non é successa né l'una né l'altra cosa...
In compenso sto sempre a corto di legna.
E anche adesso, l'ultimo ciocco sta bruciando lentamente nel camino.
Sono innamorata di questo camino.
É davvero il cuore pulsante della casa, oltre quello che mi batte (ancora?) in petto.
Mi scalda dentro, sembra quasi un incantesimo il modo in cui mi assorbe e mi trattiene vicino a sé.




Stasera credo non mi manchi nulla, e qualcosa di cui forse credevo di sentire la mancanza non preme piú cosí forte dentro come prima.
Qualcuno, piú che qualcosa.
O meglio, il pensiero di qualcuno.




Stasera ho un paio di braccia forti, belle e calde ad abbracciarmi davanti al camino.


E sono le mie.
E ho un inverno davanti, ancora, per stringermi meglio a me stessa.
Finché non varrá la pena consentire ad altri di avvicinarsi e stringermi forte.

















Nessun commento: