mercoledì 3 dicembre 2014

SENZA DIFETTI



Non ho mai creduto di essere senza difetti, ed in questa affermazione, che ho ripetuto tante volte verbalmente e per iscritto, sono piú onesta che mai.
Del resto, se anche me ne fossi dimenticata o non ne fossi stata cosciente, tra familiari e "amici" non hanno mai mancato di farmeli notare reiteratamente.


Ci ho sempre riflettuto sulle critiche, anche sulle piú infondate, esplorandone i motivi a monte, talvolta originati da certi miei comportamenti, talvolta da ragioni ben diverse.
C'é chi ravvisa l'unico modo di darsi un tono nella critica selvaggia al prossimo, e chi lo fa per passatempo.
Chi lo fa perché ti vuole bene e vuole farti capire che puoi solo migliorare.
Chi per motivi che lui solo sa.


In questi ultimi giorni ho sentito diversi "tu hai fatto", "tu hai detto", "tu volevi intendere cose brutte e cattive", "tu dovresti cambiare", e un "se continui cosí rimani senza amici".


Il tutto, detto da una persona che solo da un attimo é nella mia vita e pretende di impicciarsi di cose che non la riguardano montando "casi" che non esistono, appare alquanto ridicolo.


Quello che ho fatto e che ho detto suona abbastanza diverso da quello che avrei detto e fatto.
Quanto alla cattiveria, davvero, non c'é nulla da commentare, mi ha dato il disgusto anche solo l'associazione mentale con la mia persona.
Sul fatto di cambiare, perché il cambiamento e l'evoluzione sono nella mia natura, nulla quaestio, salvo che per il fatto che non si tratta di una decisione etero imposta, quanto di una scelta strettamente personale.
Il motivo per il quale dovrei cambiare é poi vagamente risibile, come la persona che ha espresso certi concetti.
Veniamo alla nota dolente, gli amici.
Frequento ancora e assiduamente, nonostante distanze importanti e impegni reciproci, amici divenuti tali nella prima infanzia.
Ho amici e amiche sparsi in giro per l'Italia e per il mondo con i quali mi sento regolarmente, e che all'occorrenza ospito e mi ospitano, salvo unirsi ai miei viaggi o a segmenti di questi.
Ho amici, pochi, tra i miei colleghi.
Ci sono gli amici che vivono nei dintorni e con i quali ho rapporti quasi quotidianamente.
E gli amici persi per strada, che saltuariamente ricompaiono o mi cercano, ricordandomi che una amica come me non l'hanno piú trovata.
E ci sono gli amici con cui ho litigato e dai quali mi sono allontanata che a piú riprese, negli ultimi mesi, hanno cercato di riavermi con loro.
Non so bene se ho finito l'elenco degli amici o ho dimenticato qualcuno.
In ogni caso la preoccupazione di rimanerne senza non mi affligge granché.


Detto ció, le considerazioni amare sono sempre le stesse:
- la mentalitá del paesello mi andrá sempre stretta;
- devo estendere maggiori distanze tra me e la gentucola che mi viene intorno.





2 commenti:

sara-sky ha detto...

come ti capisco. Ascolto e rifletto su ogni critica. Pure troppo.
Promemoria per il futuro: ascoltare solo le critiche di persone che stimo.
;)

.come.fossi.acqua. ha detto...

Gli idioti li incontro tutti io...!
E quanto mi stufano...

Ho raccontato alle "persone che stimo" le cose che questa persona mi ha detto.
Mi hanno risposto tutte: "chi, tu? Ahahahah".
Neanche si fossero messe d'accordo.
E comunque mi stufano certe cazzate.
Vorrei incontrare gente seria e civile ogni tanto...