domenica 11 settembre 2016

LIBRI FARAONICI



Il sabato sera registra, stasera (e non per la prima volta), l'apatica anomalia che mi vede ciondolare tra casa dei miei e casa mia.

Ho guardato un po' di tv, dai miei, ma dopo poco mi è venuta l'angoscia e ho spento.
Che diamine è diventata, la tv?
In un film che stavo guardando, ad un certo momento, hanno stuprato una donna semiconsenziente a turno.
Ho cambiato canale, e in questa trasmissione stavano affrontando problemi legati a errori chirurgici.
Gente rovinata dalle proprie scelte azzardate, e da errori umani di altri.
Ho cambiato canale, ho trovato un altro film, e nulla: stupro con sevizie ai danni di una donnina esile.
Ho cambiato canale, e due tipi stavano parlando di problemi legati alle dimensioni dei loro peni.
Sono tornata sui canali "istituzionali", e ho beccato un programma di approfondimento sulle sette sataniche e sui modi in cui fidelizzano gli adepti.
Un argomento interessante, se vogliamo, data la diffusione enorme in alcune aree della nostra nazione, e che fu trattato, in passato, anche in quel magnifico programma che era "Una notte in questura".
Finchè non sono arrivati i dettagli raccapriccianti.
Gente che si taglia, gente che s'appende nei boschi e quanto altro.

Ho desistito.

A me lo splatter non piace, non adoro l'esaltazione - nemmeno in forma artistica - della violenza verso altri o verso se stessi.

Ah, ho dimenticato: c'era pure un film (o un telefilm) recitato in napoletano da pseudo malavitosi, SOTTOTITOLATO!

Ora si usa così?

Sottotitoliamo i dialetti italiani?

Per un popolo che a malapena parla e scrive in italiano, mi sembra ecessivo.

Forse la finalità è didattica, e mira proprio all'insegnamento della lingua italiana, veicolato da sceneggiati di non altissimo livello.

Non saprei, ma ho spento la tv, sono tornata a casa e ho scelto una pila di libri (alcuni da cominciare, altri già avviati) da leggere a letto.
Solo che la lampada da lettura mi si è fulminata, e l'altra fa più buio che luce.

Quindi, visto che è tardi e ho poca luce, il prescelto è un libro su magagne egizie, con i soliti faraoni di mezzo, rivisitati in chiave moderna.

Cioran no, è tardi.
Nemmeno Nietzsche, chè tanto sono già arrivata da sola e abbondantemente, al di là del bene e del male, questi giorni.

Sento addosso il calore di un abbraccio che non posseggo, e che non mi manca.
Eppure lo sento, persistente come un profumo, sulla pelle.
Non vuole andar via.



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