domenica 4 settembre 2016

PERSONAGGI IN CERCA DI ATTENZIONI


"Non lo so se gioco..."
"Io non so giocare..."
"No, dai, non mi va di giocare!"
"Uffa, se proprio devo..."

A me la gente che deve farsi pregare, neanche a dirlo, non piace.
E lei, peraltro, ne ha fatte di cose per cui non mi piace, a parte farsi pregare per fare la squadra al biliardino.

È stato un continuo di gridolini e sbuffi, che nemmeno una creatura di due anni.
"Cieffeaaaaaaaa, aspetta!", "e Tiziooo daiiiii, non si fa!" finchè non ha finito l'appello chiamandoci tutti, lamentosamente, per nome, ad ogni azione.

La pallina bianca si è arenata all'improvviso in un punto del campo, davanti ai suoi attaccanti, di fronte alla mia difesa.

"Oddio, e adesso cosa faccio! Come faccio!" hanno incontrato i soliti "colpisci", "tira 'sta palla", "qual è il problema a tirare?".

Qualcuno scherzando, ha afferrato la stecca al posto suo, rendendogliela subito.

"Eddai!" su "Eddai!", alternati da "nooo" e "aspettate" hanno fatto da colonna sonora al film della pallina bianca bloccata sul campo da gioco, davanti alla mia difesa.

L'ho spinta con il dito e ho ripreso il gioco.

"Cieffeaaaaaa noooo, ma non si faaaaa", ed è ricominciato l'appello.

Le ho risposto in modo simpatico, ma brusco.

È finito l'appello.


Considerato che ogni volta che gioco con questi amici, chiunque sia il mio compagno di squadra, vinco, e considerato che, a parte un paio di loro che mi dicono che sono bravissima, che me lo riconoscono, gli altri (uno in particolare) se ne vengono con cose del tipo "eh però X (stracciata a più riprese) è più brava", temo mi sottrarrò alle prossime occasioni.

Non è per qualcosa, ma di avere a che fare con persone che si sentono lese a riconoscere se sono più brava di loro in qualcosa, mi stufo.

Non sono una psicanalista, non devo avere comprensione dei complessi e delle frustrazioni degli altri, e trovo sgradevole essere sminuita, o sentirmi dire cose spiacevoli e fuori luogo.
Trovo sgradevoli certi modi.
Che, naturalmente, non hanno riguardato solo il biliardino.



"Pensi che non abbia notato come lui ti risponde, ogni volta? I toni che usa?"
"Non so, sinceramente, per quale ragione si comporti così. Non credo di avergli fatto nulla..."
"Non lo so nemmeno io. Siete entrambi miei amici, e mi disturba e mi dispiace vedere come ti risponde, ogni volta. Mi sto mantenendo per non sbottare, ma se capita l'occasione gliene parlo"
"Non sei tu responsabile dei suoi comportamenti"
"No, ma non tollero che ti metta a disagio quando si sta insieme. Fa delle uscite fuori luogo"
"Finora gli ho risposto a tono e l'ho messo a tacere. Non ti nego che alla prossima uscita che farà, sarò cattiva"

Credo che la mediocrità e l'idiozia vadano arginate, anche in malo modo, se occorre.
Non voglio rendemi corresponsabile di certi modi di fare, lasciando correre.

















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